Un contribuente è uno che lavora per lo stato, ma senza avere vinto un concorso pubblico.
(Ronald Reagan)
Il Catasto (Agenzia Entrate) ci scrive per svariati motivi, il più frequente dei quali è l'accertamento della rendita catastale.
La rendita catastale che un immobile ha spesso è assegnata in via provvisoria (anche se è stata assegnata diversi anni fa).
Quando il catasto verifica quella rendita (in gergo tecnico, la accerta), potrebbe confermarla oppure no.
In questo secondo caso, è assai probabile che la rendita assegnata in via definitiva sia più alta della provvisoria.
Ciò comporta un aumento di Irpef, Imu, imposte notarili, ecc.; ricordiamoci che il fisco può chiedere arretrati fino a cinque anni indietro.
Nel caso in cui l'aumento della rendita non è giustificato, è possibile conciliare, cioè concordare una riduzione di rendita, o fare ricorso.
Il ns Studio effettua questo genere di pratiche.
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